Cos’è

BonuSicilia Aree Urbane è un’iniziativa promossa dal Dipartimento delle Attività Produttive nell’ambito dell’attuazione dell’Azione 3.1.1.04b “Aree Urbane – Contributo a sostegno del capitale circolante a favore delle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi”, con DDG n. 785 del 01/06/2021.
Si tratta di una misura volta a sostenere le microimprese aventi sede legale e/o operativa nelle aree urbane di Agrigento, Bagheria, Caltanissetta, Enna, Messina, Modica, Palermo e Ragusa, in crisi finanziaria causata dall’emergenza sanitaria Covid-19, attraverso la concessione di un contributo a fondo perduto.

Dotazione finanziaria

L’ammontare delle risorse disponibili è pari ad euro 25.610.028,88 (venticinquemilioniseicentodiecimilaventotto/88), così ripartite su base territoriale:

  • Area Urbana di Agrigento: 1.657.000,00 euro
  • Area Urbana di Bagheria: 2.278.346,88 euro
  • Area Urbana di Caltanissetta: 2.285.000,00 euro
  • Area Urbana di Enna: 2.285.000,00 euro
  • Area Urbana di Messina: 4.633.808.40 euro
  • Area Urbana di Modica: 1.261.667,00 euro
  • Area Urbana di Palermo: 7.928.873,60 euro
  • Area Urbana di Ragusa: 3.280.333,00 euro

Soggetti beneficiari

Possono presentare l’istanza di contributo a fondo perduto le microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi (come classificate ai sensi del regolamento UE N. 651/2014), che:

  • sono classificate microimprese, conformemente a quanto previsto dall’Allegato 1 – Articolo 2, comma 3, del REGOLAMENTO (UE) N. 651/2014, ossia imprese che occupano meno di 10 addetti calcolati in termini di numero di ULA (unità lavorative/anno) e che realizzano un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro;
  • sono regolarmente costituite e iscritte come attive nelle pertinenti sezioni del registro delle imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente;
  • hanno la sede legale e/o operativa nei comuni di Agrigento, Palermo, Bagheria, Ragusa, Modica, Caltanissetta, Enna e Messina (in caso di sedi riferite all’impresa ricadenti su più di uno dei suindicati comuni, occorrerà effettuare un’unica scelta) e risultare costituite e attive alla data del 31 Dicembre 2020 ed al momento di presentazione dell’istanza;
  • hanno un codice Ateco prevalente tra quelli previsti per ciascuna area territoriale secondo quanto indicato all’Allegato A “Tabella Codici Ateco ammissibili per Area Urbana”;
  • non presentano le caratteristiche di impresa in difficoltà ai sensi dell’art. 2, punto 18 del Regolamento CE 651/2014 alla data del 31 Dicembre 2019.
    Le piccole imprese che risultavano in difficoltà al 31 Dicembre 2019, possono accedere al contributo purché non siano soggette a procedure concorsuali per insolvenza ai sensi del diritto nazionale e non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione;
  • si trovano in pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non essendo sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata;
  • sono in regola con la normativa antimafia, in particolare attestare la insussistenza di cause di divieto, sospensione o decadenza previste dall.art. 67 del D.Lgs 06/09/2011 n.159 (Codice antimafia);
  • non sono state destinatarie, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’Avviso, di procedimenti amministrativi con atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni, per irregolarità della documentazione prodotta o per carenza di requisiti essenziali.

Le microimprese potranno presentare esclusivamente una sola richiesta di contributo per partita iva. In caso di microimprese tra loro collegate e/o associate, si potrà presentare una sola istanza, pena l’inammissibilità di tutte le istanze presentate dalle imprese risultanti collegate.
Non possono partecipare all’iniziativa BonuSicilia Aree Urbane le persone fisiche titolari di partita iva aventi diritto alla percezione delle indennità previste dagli artt. 27, 38 e 44 del DL 17 Marzo 2020 n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 Aprile 2020 n. 27.

Importo del contributo a fondo perduto

Il contributo è concesso ai sensi del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19”, nella misura massima di euro 5.000,00 (cinquemila/00) per ciascuna impresa richiedente.
Il contributo concesso effettivo sarà calcolato sulla base del seguente rapporto: dotazione finanziaria assegnata a ciascun Comune diviso il numero di istanze utilmente presentate entro i termini indicati, a valere sulla stessa dotazione territoriale.

Termini e modalità di richiesta del contributo

Le istanze, pena l’esclusione, devono essere compilate online, accedendo con credenziali SPID2 (clicca qui per maggiori informazioni) alla piattaforma e firmate digitalmente (clicca qui per saperne di più) dal legale rappresentante in formato .p7m. Tali istanze devono essere inviate a partire dalle ore 12.00 del giorno 01/07/2021 e fino alle ore 11.59 del giorno 13/07/2021.
L’istanza di accesso al contributo include la richiesta di erogazione sul conto corrente/iban dedicato indicato dall’impresa. A tal fine sono ammessi unicamente iban riconducibili esclusivamente a conti correnti postali o bancari attivi ed intestati all’impresa richiedente. Sono espressamente escluse forme di pagamento diverse (ad esempio carte di credito, carte prepagate; libretti postali con iban).

Erogazione del contributo

Ai fini dell’erogazione del contributo, l’impresa deve essere in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali come rilevabile dal DURC. Le imprese non soggette all’obbligo del DURC devono rilasciare dichiarazione riportante la condizione di esonero dall’obbligo del DURC indicando il riferimento normativo che prevede tale esenzione.

Per ottenere maggiori informazioni e per ricevere assistenza per la presentazione della domanda di partecipazione all’iniziativa, non esitare a contattarciSpazio Impresa è a tua disposizione.

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